Biografia (secondo Suor Maria Luisa di Gesù)

Notizie di SANTA FILOMENA si possono ricavare dalla rivelazione privata che ebbe, il 3 agosto 1833, la serva di Dio suor Maria Luisa di Gesù (1799-1875), sua fervente devota.  La suora affermò che Santa Filomena le apparve mentre pregava  nella sua cella davanti ad una sua statuetta  e le raccontò la storia del suo martirio.

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Filomena era la bellissima principessa dell’isola di Corfù, nata circa il 10 gennaio 290 d. C. Il padre,  re di un dominio della Grecia e la madre,  di sangue reale,   imploravano  i numi perché concedessero loro la grazia di avere un figlio nonostante la propria sterilità. Un medico romano cristiano, di nome Publio, promise ad essi la prole, se avessero ricevuto il battesimo. In effetti i coniugi, convertitisi al Cristianesimo, furono allietati dalla nascita di una femmina, cui imposero il nome di Filomena, figlia della luce della grazia battesimale.

All'età di 13 anni il padre la portò a Roma per incontrare l’imperatore Diocleziano che minacciava guerra al suo regno. Diocleziano si invaghì subito di Filomena e le offrì il trono di imperatrice di Roma. Ella però a 11 anni aveva fatto il voto di castità a Dio e rifiutò il matrimonio, nonostante il consenso dei genitori.  motivo per il quale venne imprigionata. Dopo 37 giorni di carcere le apparve la Vergine Maria ad annunciarle che, trascorsi 40 giorni, sarebbe stata esposta a vari martiri, uscendone però indenne. E così fu: esposta nuda alla flagellazione, il giorno successivo fu miracolosamente sanata; condannata al martirio delle frecce, queste tornarono indietro uccidendo gli arcieri; legatale un’ancora al collo e gettata nel Tevere, gli Angeli spezzarono la corda salvandola, fin quando Diocleziano la fece decapitare. Era il venerdì del 10 agosto del 302 d.C. quando volò, trionfante e  gloriosa, verso il cielo.

Santa Filomena di Roma è una santa la cui vita risulta essere ancora misteriosa. I suoi resti vennero ritrovati il 25 maggio 1802 nelle catacombe di Priscilla a Roma, ma l’assenza della scritta martyr fece decadere la possibilità della morte per martirio, come fin ad allora tramandato.
Per questo motivo venne rimossa dal calendario dalla Sacra Congregazione dei Riti nella Riforma Liturgica negli anni Sessanta, nonostante la diffusione del culto e la devozione personale di vari papi e santi.
All’interno della tomba fu trovato un vasetto di forma ovale contenente il sangue della santa. Il loculo era chiuso da tre tegole di terracotta, con sopra dipinta la scritta Lumena pax te cum fi. Colui che posizionò e cementò le tegole sbagliò l’ordine di sequenza che, in maniera corretta, sarebbe dovuto essere: Pax tecum Filumena, ovvero «La pace sia con te, Filomena». Le tegole risalgono ad un periodo fra la fine del III e l’inizio del IV secolo dopo Cristo.
Notizie di Santa Filomena si possono ricavare dalla rivelazione privata che ebbe, il 3 agosto 1833, la serva di Dio suor Maria Luisa di Gesù (1799-1875), sua fervente devota. La Congregazione della sacra romana ed universale Inquisizione approvò la rivelazione il 21 dicembre del 1833. Don Francesco De Lucia di Mugnano del Cardinale, con l’ausilio del Vescovo di Potenza, monsignor De Cesare, ottenne da Pio VII  la salma della martire e un'ampolla del suo sangue,  che furono  collocati in una cappella laterale della chiesa Madonna delle Grazie dove, a tutt’oggi, si trovano.   
Celebri devoti della santa furono: Leone XII, Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, san Pio X, il Curato d’Ars, la serva di Dio Paolina Jaricot, la serva di Dio Maria Cristina di Savoia, il beato Bartolo Longo e padre Pio da Pietrelcina.